Vi siete mai tuffati in un fiume di latte? No? Bene, potete allora rimediare facendo un salto – e un tuffo! – a Fiumelatte, piccola frazione del comune di Varenna, in provincia di Lecco: qui scorrono le bianche acque del Fiumelatte, appunto! Però, attenzione: rimarrete delusi se pensate che farsi un bagno in questo fiume idrati la pelle come un vero e proprio bagno nel latte. Spieghiamo il perché.

Storia, sorgente e leggende del Fiumelatte
Il Fiumlacc, come lo chiamano gli abitanti del luogo, è un piccolo immissario del lago di Como ed è famoso, oltre che per il color bianco latte delle sue acque (dato dalla molta schiuma dell’acqua in superficie), per la sua brevità: il corso, infatti, è lungo – o meglio, corto – 250 metri. Tra l’altro un’altra sua particolare caratteristica è la sua stagionalità: il Fiumelatte, solitamente scorre da marzo a ottobre. Il motivo è presto detto: il fiumiciattolo è di fatto lo scarico di un sistema carsico chiamato fonte Uga, che nasce nel Moncodeno, sul versane nord del Grignone.

Dal cimitero di Varenna, si trova un’indicazione per la sorgente del Fiumelatte, dove si può osservare l’ingresso della grotta. La caverna alla sorgente del Fiumelatte e l’ambiente suggestivo in cui scorre hanno favorito la nascita di alcune suggestive leggende, come quella della fanciulla del luogo che si promise in sposa a chi le avrebbe svelato la sorgente. Tre giovani pretendenti si sfidarono ma dopo alcune settimane tornarono invecchiati e segnati dall’avventura: il primo disse di aver conosciuto una sirena per poi trovarsi senza via d’uscita, il secondo raccontò di essersi trovato in un luogo luminoso popolato da donne bellissime, il terzo, infine, si disse e così sconvolto da ciò che vide che non volle mai più parlarne.

Infine, due curiosità. Il Fiumelatte fu a lungo studiato dal genio di Leonardo da Vinci, che ne parlò così nel “Codice Atlantico”: «È il Fiumelaccio, il quale cade da alto più che braccia 100 dalla vena donde nasce, a piombo sul lago, con inistimabile strepitio e romore».
I sentieri delle montagne di Lierna e la grotta di Fiumelatte erano uno delle attrazioni più interessanti del “Grand Tour”, un lungo viaggio nell’ Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere, per questa ragione esistono molte stampe preziose e di alta qualità che raffigurano questo fiume, al tempo definito “il fiume più corto del mondo”.