Ai più sarà forse più noto Jake Sparrow di James Cook, ma quest’ultimo è stato un esploratore, navigatore e cartografo britannico che ha fatto la storia. Il capitano, infatti, è stato il primo uomo a circumnavigare totalmente la Nuova Zelanda, a raggiungere le coste dell’Australia e delle Hawaii (dove morì nel febbraio del 1789) e, last but not least, a cartografare l’isola di Terranova.

Nelle ultime settimane il nome e il cognome di James Cook sono tornati alla ribalta grazie a una scoperta compiuta da un gruppo di ricercatori australiani. Quale? Presto detto: è stato individuato il relitto del veliero Endeavour, affondato davanti al porto di Newport durante la guerra di indipendenza americana, nell’estate del 1778. Affondato perché abbattuta dagli inglesi: l’Endeavour, che nel mentre era stata rinominata “Lord Sandwich” perché utilizzata per detenere i prigionieri, fu colpita dagli inglesi stessi per impedire ai francesi di navigare nel porto di Newport e supportare gli americani.

Le ricerche condotte confermerebbero che il relitto della nave si trovi effettivamente al largo delle coste dello stato statunitense del Rhode Island. L’Endeavour, per chi non lo sapesse, fu la nave con la quale il capitano Cook salpò dall’Inghilterra, raggiungendo prima la Nuova Zelanda e poi l’Australia, tra il 1768 e il 1771.
Una scoperta assai importante, sulla quale però i ricercatori americani frenano, a differenza dei loro colleghi australiani. «Dal 1999 stiamo ispezionando diversi relitti del 18esimo secolo in un’area di due miglia quadrate dove riteniamo che l’Endeavour sia affondato- In base a evidenze d’archivio e archeologiche, sono convinto che si tratti effettivamente dell’Endeavour» ha dichiarato il direttore del Museo nazionale marittimo australiano Kevin Sumption, come riportato dall’Agi. E sempre l’agenzia giornalistica italiana registra la frenata a stelle e strisce: infatti, secondo il Rhode Island Marine Archaeology Project è troppo presto per trarre questa conclusione. Scintille quindi tra Usa e Australia, ma non si arriverà certo a una crisi diplomatica…
