Tutti, o quasi, conosciamo Stonehenge, il sito neolitico di Amesbury, in Inghilterra, nonché ero il più famoso cromlech (“circolo di pietra”, in lingua bretone) composto da un insieme circolare di megaliti, considerato dagli esperti un antico osservatorio astronomico e luogo di culto del sole. Non tutti, però, sono a conoscenza del Cromlech di Xerez, complesso megalitico a oltre duemila chilometri più a Sud, in terra di Porogallo.

Cromeleque do Xerez, per dirlo alla portoghese sorge nei pressi della città di Monsaraz. vicino al confine con la Spagna. L’attuale sito del cromlech non è quello originario: a causa della costruzione della diga di Alqueva per scopi idroelettrici, che ha portato all’inondazione del sito originario a partire dal 2002, è stato trasferito da un’area ora sommersa al sito attuale, vicino al convento di Orada.

Sebbene abbia molto in comune con i cerchi di pietre megalitici, il cromlech di Xerez è di fatto quadrato. Ci sono state controversie sull’autenticità della pianta quadrata o addirittura sul fatto che si tratti di un cromlech. Quando è stato scoperto per la prima volta, le pietre erano state disperse a causa dei lavori agricoli e un’indagine topografica iniziale ha identificato solo 12 pietre che potevano far parte di un cromlech, mentre la disposizione attuale ne conta 55. Poiché il sito originale è ora sommerso, è improbabile che la controversia venga mai risolta.

La complessità architettonica del sito, le decorazioni di alcuni menhir e i materiali archeologici raccolti suggeriscono un utilizzo dell’area nel tardo Paleolitico, una prima fase di costruzione del sito nel Neolitico iniziale e medio e una riprogettazione nel tardo Neolitico (compreso il posizionamento del menhir centrale). Si ritiene che il complesso sia stato utilizzato per tutto il Calcolitico.

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